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Un bicchiere che fa la differenza.

Nella serata di sabato 23 ottobre per ben tre volte gli infermieri del pronto soccorso si sono dovuti precipitare nell’area compresa tra il parco Isola Carolina e Piazza Castello per salvare due ragazze a rischio di coma etilico. Questi episodi non sono stati i primi e, purtroppo, non saranno gli ultimi. L'aumento del consumo di alcol tra gli adolescenti, come riportato nelle statistiche dell'ISTAT, è oramai noto. I soggetti più propensi a utilizzare alcolici in modo abbondante continuano a essere i ragazzi a partire dai 15 anni. Non sono da meno, però, le ragazze - come annuncia lo stesso Giancarlo Blangiardo, presidente dell'Istituto nazionale di statistica già citato precedentemente- in cui si nota l' aumento più significativo dal 2019 a ora. Tutto l'insieme ha contribuito a portare la percentuale dei consumatori adolescenti di alcol dal 69,1% del 2019, al 73,5% ottenuto nel 2020, ovvero tre giovani su quattro. La pandemia Covid ha cambiato anche questo aspetto della vita quotidiana, peggiorando la situazione. Dopo i vari lockdown infatti, come viene riportato dall’Istituto Superiore di Sanità nel rapporto annuale epidemiologia e monitoraggio alcol-correlato in Italia e nelle regioni di giugno 2020, sono aumentate le chiamate al Numero Verde dell’ISS per le dipendenze dall'alcol, in cui i giovani cercavano la forza per affrontare la vita chiusi nella loro camera senza poter avere rapporti con coetanei e con il mondo esterno. Nello scenario dei giovani l’alcol non viene percepito come un rischio per la propria salute, al contrario, come sinonimo di festa. Ciò di cui non ci si rende conto è che un consumo spropositato in un lasso di tempo ristretto, fenomeno denominato "Binge Drinking", comporta gravi danni al corpo, sia a livello fisico che psicologico. Tra le conseguenze tipiche che si possono riscontrare a livello fisico ci sono: vertigini, nausea, perdita di coordinazione dei movimenti, tremori, tachicardia. Le “abbuffate” di alcol possono avvenire sporadicamente, e questo delimita il fastidio o dolore provocato dagli effetti collaterali alla mattina seguente. Il problema si presenta quando l’uso eccessivo di alcolici, spesso, rischia di diventare una vera e propria dipendenza, ovvero: l’alcolismo. I ragazzi affetti da questa dipendenza molto spesso mostrano comportamenti aggressivi, sia con i famigliari che con gli amici, possono sviluppare disturbi come l’ansia o la depressione. Molti ragazzi bevono per moda, per non sfigurare all’interno della compagnia, a volte spronati eccessivamente dagli amici stessi, altri per dimenticare lo stress della settimana, buttandosi alle spalle i ricordi da cancellare e gioendo sui restanti, altri per sentirsi leggeri, altri semplicemente per prendere coraggio di buttarsi in mezzo alla folla della serata o per fare una follia in amore senza stare troppo a pensarci. La nostra generazione, definita “il futuro del mondo”, forse, non ha bisogno di questo per sentirsi viva...


Di Aurora Acerbi

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