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Psycho Pass: la sottile linea tra bene e male

Aggiornamento: 23 nov 2020



Un mondo proiettato in un futuro nel quale l'intelligenza artificiale regola la società, eliminando, attraverso strumenti chiamati Dominator, ogni elemento con un "coefficiente di criminalità" ritenuto pericoloso per il progresso.

Gen Urobuchi ci offre "Psycho Pass", shonen composto da 6 volumi nei quali l'articolata trama si snoda lungo le automatizzate vie di una Tokyo del 2112 (esattamente 100 anni dall'anno di produzione).

La giustizia porta appunto il nome di Psycho Pass ed è amministrata dagli Ispettori, membri del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, sempre accompagnati dagli Esecutori, criminali latenti incaricati di trovare, facendo uso del loro notevole istinto, i ricercati individuati dai termo scanner collocati in ogni area della città.

È durante uno dei tanti casi che il Dipartimento si trova a dover affrontare che una sottile ma indistruttibile linea si crea tra la giustizia e il crimine, rispettivamente impersonificate da Shinya Kogami, ex ispettore declassato a esecutore durante un'indagine in cui il suo coefficiente di criminalità è aumentato inspiegabilmente, e Shogo Makishima, anarchico fortemente carismatico interessato a studiare il lato umano messo in ombra dal sistema di sicurezza, che lui stesso è determinato a distruggere.

Kogami e Makishima sono inconsapevolmente uniti da un grosso senso di smarrimento rispetto alle regole e al veloce progresso che coinvolge Tokyo. Entrambi non riescono ad accettare i numerosi compromessi con cui il Sybil System tenta di rendere mediocre ogni persona che, impaurita, soffoca ogni eccesso di emozioni senza poter mai distinguersi.

Conoscendosi, diventano l'uno il più grande nemico dell'altro e si sfidano in una lunga e profonda battaglia intellettuale, lottando ciascuno per il proprio obiettivo fino alla fine.

Il primo identificabile col colore nero. La personalità tenebrosa riflessa nel lungo viso spesso corrugato, contornato da una capigliatura color fuliggine spesso spettinata e gli occhi ardenti bruciati dal dolore. Grande fumatore dal carattere schivo e orgoglioso, nonostante la giovane età è già segnato dalla perdita di una persona amata, che è forse la ragione che lo spinge a lottare senza riflettere sui rischi a cui le proprie azioni possono portare.

L'altro identificabile col più candido dei bianchi, come i lunghi capelli che gli ricadono sulla corporatura esile che si muove agile sotto la chiara mantella che dipinge e aggrazia ogni suo passo deciso.

Fermo, riflessivo ed estremamente carismatico, è solito utilizzare citazioni prese da libri di storia moderna, la sua grande passione, durante i suoi impeccabili ragionamenti, che sostengono che ci sia del "marcio" insinuatosi nel mondo durante il suo sviluppo.

Con un affascinante contrasto, i due complessi personaggi permettono all'opposto di risaltare nel proprio accentuato ego.

Ogni discorso si infiamma grazie ai saldi principi di due veri e propri guerrieri, accompagnati ciascuno dalla propria fidata arma - pistola e coltello - fedele compagna che riflette il feroce male presente in entrambi.

Sarà però solo uno il vincitore: ma troverà così il senso di pace tanto cercato o, senza un nemico con cui competere, rimarrà inesorabilmente solo?

Del resto

この社会で一人ではないのは誰ですか?

Margherita Dassisti


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