top of page

LGBTQ + free zone: diversi concetti di libertà


"Il miglior governo è quello che non governa affatto"

Henry David Thoreau

Da venerdì 12 marzo l'Europa è "Lgbtqi+ free zone".

Sul suolo dell'Unione Europea sono riconosciuti e protetti ufficialmente i diritti delle persone appartenenti alla comunità Lgbtqi+ le quali non possono essere soggette a restrizioni della libertà.

La legge avanzata dal Parlamento Europeo è stata approvata grazie ai voti favorevoli di 492 parlamentari contro i 141 a sfavore e i 46 astenuti.

Ma possiamo davvero definirla come una vittoria? Infatti, se i 492 voti a favore rappresentano un successo schiacciante sul piano politico, quei 141 voti contrari, ancora una volta, sottolineano una sconfitta morale per l'intera Europa.

Riallacciandosi alla citazione inziale, in una società giusta e ideale nessuna legge sarebbe necessaria per proteggere i diritti delle persone, intese nella loro più completa diversità, perchè il loro rispetto sarebbe dovuto da ogni individuo senza che si renda necessario l'intervento dello Stato.

Allontanandosi dall'utopia, sarebbe sufficiente una sola legge che tuteli e riconosca i diritti di tutte le persone identificate in un'unica comunità: quella degli esseri umani.

La necessità di proporre e approvare questa legge è la dimostrazione di come i diritti di molte persone siano continuamente messi in discussione e non osservati, inoltre, porta con sè una chiara allusione a determinate realtà politiche. I due Stati chiamati in causa sono Ungheria e Polonia che, in questo momento, stanno vivendo una situazione di instabilità interna con frequenti scontri, spesso violenti, tra i manifestanti che lottano per i diritti Lgbtq+ e le forze di governo. Quest'ultime, radicate in ostinati principi conservatori, mettono in atto continui provvedimenti e repressioni verso i movimenti di protesta.

In Polonia, ad ulteriore conferma dell'atteggiamento antiprogressista assunto dal governo (reso ancor piu' evidente dalla recente cancellazione del diritto all'aborto), da circa due anni molti comuni si sono dichiarati "Lgbt free" ovvero "liberi dall'ideologia Lgbt". Anche se, in questo caso, la parola "free" lascia spazio a un'interpretazione alquanto originale. Spostandoci sul fronte ungherese, la città di Nagykáta ha vietato la "diffusione e la propaganda Lgbtqi+" e la stessa Costituizione limita i diritti delle persone omosessuali, transgender, bisessuali, intersessuali e queer.

A fronte di divergenze così nette, quindi, possiamo davvero parlare di un'Europa unita sotto i principi di uguaglianza, fratellanza e pace? Perchè Ungheria e Polonia sono solo l'esempio lampante di un' ideologia condivsa da molte altre forze europee che hanno votato "no" alla Lgbtqi+ free zone. In conclusione, è doveroso consigliare ai rispettivi presidenti Duda e Orban di consultare attentamente gli articoli 20 e 21 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea. E lo stesso invito potrebbe essere esteso anche a tutti coloro che appartengono a quell'unica comunità europea ma che, forse, l'hanno dimenticato.

Luca Passerini



176 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

INCONSCIO DI FREUD

Freud analizza e descrive la psiche umana mediante due topiche: La prima topica prevede la divisione della psiche in conscio, preconscio e inconscio. Il conscio è la parte della psiche che permette al

Danse ègoïste

“Predi la mia mano e balla con me” disse guardandola negli occhi supplichevole, esigente, quasi disperato. Lei per schernirlo si allontanò dal giovane per dirigersi verso un altro, che stava appostato

bottom of page