Russia e Moldavia: vicine ma diverse
- Il Bradipo
- 6 mag
- Tempo di lettura: 9 min

Tutti conoscono la Moldova e la Russia, ultimamente si è sentito molto parlare di questi due territori, ma scommettiamo che in pochi conoscono davvero le tradizioni, la cultura e alcune curiosità su queste due nazioni.
Se volete saperne di più, questo è l’articolo giusto per voi.
Russia: Innanzitutto, quando si pensa a me, la prima differenza sostanziale che salta all’occhio è l’alfabeto, molto diverso da quello italiano e con una storia particolare alle spalle. La lingua russa è stata messa per iscritto verso la metà del IX secolo, quando fu affidato a due monaci, Cirillo e Metodio, l’incarico di creare un alfabeto slavo per tradurre le Sacre Scritture. I monaci si basarono sull’alfabeto greco, ma dovettero inventare dei nuovi simboli per rendere alcuni suoni che non erano presenti nella lingua greca. Verso la fine, Metodio si ritirò in convento e il compito di concludere l’alfabeto rimase solo a Cirillo, da cui il nuovo alfabeto prese il nome.
Oggi il russo è parlato in circa 20 paesi ed è una delle 6 lingue in cui vengono redatti i documenti ufficiali dell’ONU.
Moldavia: Per quanto riguarda la mia lingua, la prima cosa che salta all’occhio è la somiglianza con il rumeno, da cui differisce per alcuni termini ed espressioni, ma in particolar modo per l'accento, che deriva dal russo. La sua particolarità è sicuramente questa fusione di due lingue con alfabeti diversi: il russo, quello cirillico, e il moldavo, quello latino.
Russia: Se parliamo di storia i miei momenti di maggiore splendore sono legati a due grandi personaggi e intendo letteralmente, sono stati entrambi tanto illustri da essere soprannominati “grandi”. Sto parlando di Петр Великий (Pietro il Grande) e Екатерина Великая (Katerina la Grande).
Il primo è considerato un eroe nazionale: oltre ad aver fondato la città di San Pietroburgo, ha consentito alla Russia di diventare una vera e propria nazione europea. All’età di 17 anni si proclamò Zar e nel 1721 fu incoronato Imperatore di tutte le Russie. Dopo aver seguito corsi di costruzione navale e frequentato studi di aggiornamento, mise in piedi una perfetta organizzazione militare che gli permise di espandersi verso il Mar Nero. Istituì anche scuole di ogni genere, aperte a giovani di tutti i ceti.
La seconda invece fu una donna estremamente intelligente e determinata, usurpò il trono al debole marito e divenne imperatrice dal 1762 al 1796, periodo che fu “l’età d’oro dell’impero”. Per tutto il suo periodo di reggenza si dedicò a modernizzare la Russia e con la pubblicazione del Nakar gettò le basi per le riforme del sistema legale. Inoltre fondò il primo istituto di istruzione superiore femminile in Europa.
Moldavia: Parlando della mia storia, non possiamo non parlare di colui che ha messo le basi per la nascita della Moldavia, Ştefan cel Mare (Stefano il Grande) e di Dimitrie Cantemir, il portatore della cultura moldava nel mondo.
Il primo è probabilmente il più famoso dei due. Fu voivoda (cioè principe) della Moldavia dal 1457 al 1504 e sotto il suo regno il principato raggiunse il massimo splendore. È celebre per la sua abilità militare, avendo difeso con successo la Moldavia dalle invasioni ottomane, polacche e ungheresi. Ha anche promosso la costruzione di numerose chiese e monasteri, molti dei quali sono ora patrimonio mondiale dell’UNESCO. Ştefan è considerato un simbolo della resistenza e dell’indipendenza moldava.
Il secondo è stato un principe moldavo, filosofo, scrittore e accademico. È noto per il suo lavoro intellettuale e per le sue opere storiche, tra cui il “Descriptio Moldaviae”, un’importante descrizione della Moldavia del suo tempo. Cantemir è stato un pensatore così importante che fu nominato membro della Royal Society di Londra. Ha cercato di mantenere l’indipendenza della Moldavia dalle potenze straniere, ma ha anche avuto un ruolo significativo nelle dinamiche politiche con l’Impero Ottomano e con l’Impero Russo.
Russia: Passando alle festività, la più importante per i russi è il Capodanno, festeggiato la notte tra il 13 e 14 gennaio (segue il calendario giuliano) in cui Дед Мороз (nonno gelo) e Cнегурочка (fata delle nevi) portano i regali ai bambini. A mezzanotte, dopo il discorso del capo di stato, suonano le campane del Cremlino e gli adulti scrivono il loro desiderio più grande su un foglio, lo bruciano e mettono la cenere nel bicchiere di champagne che deve essere bevuto prima che le campane smettano di suonare. Poi si portano a tavola tartine di caviale rosso e mandarini, immancabili sulla tavola di un russo, così come le bottiglie di vodka e champagne. Si procede con i brindisi, considerati un vero e proprio rituale: il primo brindisi tocca al padrone di casa, seguito poi dagli invitati che esprimono i loro desideri.
Un'altra festa importante è la Pasqua, festeggiata la prima domenica di luna piena dopo l’equinozio di primavera. Per l’occasione si preparano vari dolci e si decorano le uova sode con colori vistosi; ci sono anche delle competizioni di decorazioni.
Il fuoco santo, raccolto a Gerusalemme, viene portato a Mosca con un volo charter e alla vigilia di Pasqua il fuoco si accende miracolosamente: ciò è interpretato come garanzia di un altro anno di esistenza prima dell’apocalisse.
Ma la giornata più sentita è il 9 maggio, giorno in cui si organizza la parata militare in memoria della vittoria nella Seconda Guerra Mondiale e dei soldati caduti con coraggio. In questo giorno non piove mai a Mosca, se si avvicinano delle nuvole gli aerei spargono ghiaccio secco o argento iodato per far diminuire la temperatura e far scaricare la nuvola prima che arrivi sulla città.
Moldavia: Le festività in Moldavia sono numerose e tutte riflettono una combinazione di tradizioni religiose cristiane e celebrazioni storiche legate alla cultura e alla storia del paese.
Il giorno nazionale del vino è una delle festività più popolari e celebrate. Si tiene ogni anno il primo fine settimana di ottobre e rappresenta una celebrazione della tradizione vinicola del Paese, che ha radici molto profonde nella storia e nella cultura moldava. Durante questa giornata, i visitatori e i locali hanno l'opportunità di assaporare una vasta varietà di vini locali. Le celebrazioni si svolgono in tutto il paese, ma la capitale, Chișinău, è il centro principale delle attività. Le strade vengono decorate con bandiere e stendardi, e spesso si organizzano eventi all'aperto con musica dal vivo, balli folkloristici e spettacoli culturali. La piazza centrale di Chișinău ospita una grande festa dove i produttori di vino espongono i loro prodotti, e i partecipanti possono acquistare bottiglie di vino direttamente dai produttori.
Il Giorno Nazionale del Vino è un'importante manifestazione che celebra una parte fondamentale della cultura moldava. La Moldavia ha una tradizione vinicola che risale a oltre 5.000 anni fa, ed è una delle regioni vinicole più antiche del mondo. Il Paese è famoso per la qualità dei suoi vini, molti dei quali sono prodotti in cantine storiche come quella di Cricova e Milestii Mici, che vantano alcune delle cantine sotterranee più grandi del mondo.
Poi abbiamo il Mărțișor, questa festività che ricorre ogni anno il primo di marzo e segna l'inizio della primavera. Le persone si scambiano piccoli amuleti (mărțișor), generalmente rossi e bianchi, come simbolo di buona fortuna e prosperità; questi amuleti vanno indossati per tutto il mese di marzo. È una celebrazione di rinnovamento e speranza. Inoltre, sempre in merito a questa ricorrenza, in ogni città del paese vengono organizzati spettacoli e balli tradizionali come Miorița, Mesterul e Manole.
Essendo un paese a prevalenza ortodossa, la Pasqua è una delle festività più importanti. Viene celebrata con funzioni religiose, in particolare la Messa di Pasqua. Le famiglie si riuniscono per un pranzo festivo, durante il quale si mangiano uova sode decorate, dolci tipici e piatti tradizionali. La "battaglia delle uova", in cui due persone si scambiano uova sode cercando di romperle, è uno dei momenti più particolari e belli della ricorrenza.
Abbiamo poi la Giornata della Vittoria, il 9 maggio. In questa data si celebra la fine della Seconda Guerra Mondiale in Europa. È una giornata solenne, in cui si ricordano le vittime della guerra con cerimonie, discorsi e omaggi ai soldati caduti.
Russia: Se vuoi fare felice un russo fagli un regalo! Fare e ricevere regali è un’abitudine molto sentita, non deve essere qualcosa di esagerato, conta il pensiero. Il regalo più gettonato sono i fiori, si vedono quotidianamente persone di ogni età girare con un fiore. Alcuni negozi di fiori a Mosca rimangono perfino aperti 24 ore su 24 per questo motivo.
Un’altra abitudine quotidiana è il the, ed il samovar è lo strumento fondamentale per la preparazione: è un antico bollitore con un rubinetto alla base. La tradizione prevede che la teiera, contenente un concentrato di foglie, sia posta sopra esso. Ognuno si serve versando un po' di concentrato e diluendolo a piacimento con l’acqua del samovar. Soprattutto nelle campagne c’è ancora l’abitudine di bere il the tenendo una zolletta tra i denti.
Moldavia: Devo dire che se potessi descrivere le campagne del mio Paese con un solo aggettivo direi che sono canterine: infatti non c’è un Paese dove non ci siano esibizioni musicali, soprattutto in primavera, in cui gli anziani del paese riproducono melodie tradizionali con strumenti antichi e particolari come ad esempio il cimpoi, una cornetta a sacco simile alla gaita realizzato anticamente con la pelle di capra, ora sostituita da pelle artificiale.
Rimanendo sempre legati a questo lato artistico della Moldavia non possiamo dimenticare i vestiti tradizionali della musica folkloristica: si tratta di abiti bianchi e rossi che possono essere accompagnati dalla căciula (un cappello tradizionale indossato soprattutto in inverno, fatto di lana o pelliccia, che è parte del completo maschile e femminile nelle regioni montane) o dalla coronă de flori (ovvero una corona di fiori freschi o artificiali, che si inserisce nei capelli come simbolo di gioventù, bellezza e fertilità) o dal brățara (portato solo dalle femmine, consiste in un braccialetto fatto di fili intrecciati rossi e bianchi che simboleggia buona fortuna e protezione).
Russia: Mosca, la capitale, fondata nel XII secolo, è conosciuta per la magnifica architettura ed è patria di un’infinità di artisti e scrittori. Se mai capiterete in questa città, non potete non fare un giro alla Piazza Rossa, inizialmente nata come piazza del mercato e chiamata piazza красивая, ovvero “bella”. Dati gli abituali incendi dei mercatini, fu ribattezzata красная, ovvero “rossa”. Dalla piazza si può ammirare la cattedrale di San Basilio, commissionata da Ivan il Terribile: si narra che lo zar fu così rapito dalla bellezza dell’opera architettonica che fece accecare l’artista per non permettergli di progettare qualcosa di più bello. Sulla piazza si affaccia anche una piramide di granito rosso: il mausoleo di Lenin.
All’interno della piazza ancora oggi si trova una piattaforma dalla quale gli zar si rivolgevano alla folla.
Non a caso da questa città sono usciti musicisti e ballerini grandiosi, qui si trova uno dei teatri più conosciuti, con la compagnia di balletto più celebre al mondo: il Большой театр (teatro Bolshoi).
Inaspettatamente una delle maggiori attrazioni per i turisti è la metropolitana: circa 200 stazioni, 350km di binari, nelle ore di punta i treni passano ogni minuto. La maggior parte delle stazioni sono ritenute opere d’arte, hanno pavimenti di marmo che imitano tappeti, mosaici e nicchie con bassorilievi. La più nota è la Majakovskaja, nel quale c’è il busto del poeta Majakovskij accanto al quale i viaggiatori posano ogni giorno rose rosse.
Moldavia: Chișinău, la capitale della Moldavia, è una città ricca di storia e cultura, con un'atmosfera unica che mescola influenze sovietiche e tradizioni moldave.
Per quanto riguarda le architetture della città, questa presenta un mix di architettura sovietica, edifici storici e moderne costruzioni. Tra gli edifici da visitare abbiamo l’Arco di Trionfo, che è un imponente monumento situato in Piazza della Grande Assemblea Nazionale, costruito per commemorare la vittoria russa nella guerra russo-turca. Abbiamo poi la Cattedrale della Natività, che è una magnifica cattedrale ortodossa situata nel Parco della Cattedrale. Infine, il Museo Nazionale di Storia della Moldavia è un museo che ripercorre la storia della Moldavia, dall'antichità ai giorni nostri, ed espone reperti archeologici, oggetti d'arte e documenti storici.
Chișinău è conosciuta per i suoi numerosi parchi e spazi verdi, che offrono un'oasi di tranquillità. Il Parco Ștefan cel Mare è il parco centrale della città, un luogo ideale per passeggiare e rilassarsi, e ospita la statua di Stefan cel Mare, l’eroe nazionale moldavo che ho citato prima.
Russia: Per parlare di personaggi russi celebri ci vorrebbero almeno mille pagine, ma oggi tratteremo solo di alcuni scrittori che hanno lasciato un segno particolare: in primis abbiamo Pushkin, il più amato poeta, saggista e drammaturgo. È considerato il padre della letteratura russa, la sua opera Evgenij Onegin è ritenuta uno dei sommi libri dell’umanità e ha dato il via alla letteratura ottocentesca.
Sulla vecchia Arbat, via centrale di Mosca, c’è un monumento dedicato a lui e a sua moglie, per la quale è morto difendendo il suo onore a duello.
Non possiamo dimenticarci di Dostoevskij e Tolstoij, i più grandi romanzieri della letteratura russa. Dostoevskij, esponente dell’esistenzialismo, fu un pensatore e filosofo di spessore, mentre Tolstoij è noto per il suo capolavoro Anna Karenina, capolavoro del realismo, non tutti sapranno però che si è dedicato anche ad alcune favole. Era anche filosofo, educatore e attivista sociale, sempre proiettato verso la non violenza.
Moldavia: Per concludere con la musica e i personaggi moldavi più importanti non possiamo dimenticare Maria Cebotari (1910-1996) che è stata una soprano moldava di fama internazionale, considerata una delle voci più belle e versatili del XX secolo. Nata a Bălți, in Moldavia, studiò al Conservatorio di Chișinău e iniziò la sua carriera operistica in Romania, per poi esibirsi nei più prestigiosi teatri d'opera d'Europa, come la Scala di Milano, il Teatro dell'Opera di Vienna e il Teatro dell'Opera di Parigi. Cebotari è famosa per le sue interpretazioni di Cio-Cio-San in “Madama Butterfly” e di Tosca nell’opera omonima, entrambe di Puccini, ma anche per i ruoli in opere di Verdi e Tchaikovsky. Maria Cebotari è un simbolo del talento operistico moldavo, e la sua capacità di emozionare il pubblico con la sua voce potente e sensibile rimane un esempio straordinario nella storia dell'opera.
Per concludere, il preservatore della tradizione letteraria moldava: Grigore Vieru. È stato uno degli scrittori più significativi della Moldavia del XX secolo. Nato nel 1908, Vieru è stato un autore, poeta e traduttore noto per il suo contributo alla letteratura moldava e alla cultura regionale.
— di Giorgia Pezzini e Martina Zuco —
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