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Cile: addio alla costituzione di Pinochet!

Aggiornamento: 17 nov 2020

La scorsa domenica i cittadini cileni hanno votato a favore della definitiva cancellazione dell’attuale Costituzione: introdotta nel 1980 con un tanto controverso quanto contestato referendum sotto la dittatura militare del generale Augusto Pinochet, è diventata oggi simbolo e causa principale della crisi economico-sociale cilena. Con uno schiacciante 78,12%, il popolo ha detto sì a una nuova costituzione.


La possibilità di una riscrittura è stata concessa dal governo in seguito alle furiose proteste scoppiate a causa di un aumento del prezzo dei trasporti pubblici, evolutesi in una radicale contestazione del “modello cileno”, delle sue profonde disuguaglianze sociali e soprattutto dell’ordine costituzionale.


Un’altra scelta dei cittadini, con una maggioranza del 79,24%, è stata quella di affidare il compito di riscrittura a un'Assemblea costituente composta esclusivamente da persone scelte attraverso un voto popolare. I 155 membri dell'Assemblea saranno scelti in occasione delle elezioni amministrative dell’11 aprile 2021, sulla base di un criterio di parità di genere e con una rappresentanza di delegati delle popolazioni indigene.


L’Assemblea avvierà i suoi lavori nel maggio 2021 e il risultato sarà sottoposto ad un attento referendum popolare che si svolgerà nel secondo semestre del 2022. In caso di approvazione la nuova Costituzione entrerà in vigore immediatamente, sostituendo la precedente.


Il Cile ha dimostrato che la popolazione, dopo aver conquistato le piazze, ha il diritto e il dovere di passare ad un progetto di stampo politico. La vittoria del popolo cileno e la rivendicazione del suo diritto di riscrivere una costituzione porta energia e speranza di un futuro migliore per un Paese che finalmente esce da un anno di feroci proteste. I movimenti sociali del Cile stanno riscrivendo la storia della propria patria, uscendo vittoriosi dalle sfide e dagli ostacoli che una rivoluzione di questo tipo porta con sé.


Di: Luca Dellavia e Tommaso Cavalli

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