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Persepolis


Persepolis è un film d'animazione autobiografico del 2007 tratto dal fumetto scritto e disegnato da Marjane Satrapi che racconta una parte della vita dell’autrice. Ripercorre la storia del suo paese, condizionata dalle vicende politiche che lo hanno travolto.

Il film ha vinto il Premio della giuria al Festival di Cannes 2007 ed è stato nominato agli Oscar del 2008 come miglior film d'animazione.

Teheran 1978: Marjane a soli otto anni, sogna di essere un profeta che salverà il mondo. Educata da genitori molto moderni e particolarmente legata a sua nonna, segue con trepidazione gli avvenimenti che porteranno alla Rivoluzione e provocheranno la caduta dello Scià in Iran.

Con l'instaurazione della Repubblica islamica l’Iran viene travolto dai "pasdaran", guardie della rivoluzione islamica che controllano i comportamenti e i costumi dei cittadini.

A causa del regime la protagonista è costretta a frequentare una scuola femminile e successivamente viene obbligata ad utilizzare il velo, malvolentieri e non capendone il motivo. Così Marjane, insieme alla madre, inizia a manifestare in piazza contro le restrizioni del governo islamico nei confronti delle donne.

La protagonista, a causa delle violenti repressioni, parte con la famiglia per un lungo viaggio in Spagna e in Italia, durante la quale scoppierà la guerra tra Iran e Iraq.

La tensione è alta e la repressione interna diventa ogni giorno più dura e i genitori di Marjane decidono di mandarla a studiare a Vienna per proteggerla.

Attraverso la storia della protagonista viene raccontato il passaggio dell’Iran da monarchia a repubblica teocratica, in seguito alla rivoluzione islamica del 1979.

Tutto ciò viene narrato prima da una bambina, cresciuta in una famiglia dalle idee progressiste e aperta a qualsiasi punto di vista, poi da una ragazza matura e ribelle che fa emergere tutto ciò che i cittadini hanno vissuto tra cui le paure, gli obblighi e i divieti.

Il regime costringe le donne ad indossare lo chador e successivamente a seguire un rigido modo di vestire e vivere. Una drammatica forma di sottomissione delle donne all’uomo, a cui, in maniera diversa, anche noi occidentali ci troviamo a fare i conti.

La protagonista descrive anche l’Europa degli anni 80, in cui ritrova una dimensione diversa, che, nonostante le difficoltà, le permette di sviluppare nuovi rapporti sociali, allontanandosi dall’oppressione della guerra.

Questo integramento le provoca la sensazione di doversi allontanare dalle sue radici.

Infatti, dopo gli anni all’estero, il suo rientro a Teheran non è stato facile e ha alimentato la sensazione di rinnegare i principi di libertà in cui lei stessa crede. Per questo abbandonerà l’Iran e andrà a vivere in Francia.

Persepolis percorre una piccola parte di storia dell’Iran, la sua evoluzione e i suoi mutamenti in seguito alla rivoluzione islamica, rendendoci partecipi delle sofferenze che i personaggi, persone reali, sono costretti a vivere. Facendo anche capire come la gente comune riesce a sopravvivere all’assurdo che poco alla volta si sostituisce alla vita quotidiana.


di Agata Miragoli

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