top of page

Declino e ascesa della Ferrari


Siamo nel 2018, alla guida della Ferrari ci sono Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen, due piloti veterani già vincitori di titoli mondiali. Sembra finalmente arrivato l'anno della Ferrari: è dal 2008 infatti che il team di Maranello non vince un titolo mondiale. A metà campionato Vettel è in cima alla classifica, davanti persino al campione in carica Lewis Hamilton e per la prima volta dopo parecchio tempo il cavallino riesce a combattere per il titolo con la Mercedes, da anni la miglior scuderia della Formula 1. Con la pausa di metà stagione, però, alcune scelte di strategia riguardanti il team e la gestione della macchina sbagliate fanno perdere i punti di vantaggio del pilota tedesco rispetto ad Hamilton che alla fine vince il suo secondo titolo consecutivo con ben 88 punti di distacco.

Per la Ferrari è una doccia fredda. Nessuno si aspettava un sorpasso così netto e una sconfitta così cocente. Ma la Ferrari non ci sta, non molla. In seguito alla grande delusione la dirigenza decide di stravolgere e rinnovare completamente la squadra. Prima di tutto via Kimi. Al suo posto il vincitore della formula 2, il giovane e talentuoso pilota monegasco Charles Leclerc che andrà ad affiancarsi al confermato Vettel. A capo del team, invece, l'ingegner Mattia Binotto. Scopo finale è quello di ripartire col botto nella stagione successiva forti del nuovo team e del nuovo pilota.

L'anno successivo, ai test di Barcellona la vettura sembra ottima: in grado di competere con la Mercedes ancora meglio dell'anno prima e una buona velocità sia sul giro secco sia sul passo gara. Ci sono buone probabilità che sia l'anno della Ferrari.

Si arriva così al primo Gran Premio. Altra doccia fredda: la Ferrari non è nemmeno in pole. Rispetto alle prove di Barcellona le prestazioni non sono quelle attese. La macchina infatti va bene nelle qualifiche ma perde potenza durante le gare. Passa così una prima metà di stagione sotto tono rimanendo comunque al secondo posto seppur con parecchio distacco. Il team però non si perde d'animo e con la pausa estiva si mettono al lavoro sul motore che nella seconda parte di stagione diventa ancora più potente riducendo di molto i tempi rispetto alle frecce d'argento della Mercedes. La Ferrari vince 3 Gran Premi di fila e Leclerc fa per ben 7 volte pole position. Il cavallino è rinato, ma anche stavolta non basta. Lewis Hamilton vince infatti il terzo titolo mondiale di fila grazie soprattutto al grande vantaggio ottenuto prima di metà stagione. Non è comunque un'annata da buttare: le prestazioni della monoposto sono state eccellenti e Leclerc si è confermato un ottimo pilota, persino migliore dell'ormai trentaduenne Vettel.

Durante la pausa invernale, prima della stagione 2020, il team d'innovazione porta avanti un progetto molto ambizioso volto a massimizzare le prestazioni delle due vetture sin dall'inizio. Con l'arrivo del Covid l'Italia è la prima nazione occidentale ad esserne fortemente colpita e di conseguenza, con il rallentamento del settore manifatturiero ed industriale, la fase di ricerca rallenta parecchio. La Mercedes invece avendo le proprie sedi in Germania ed Inghilterra non risente fin da subito dell'emergenza sanitaria e può quindi continuare quasi del tutto indisturbata e, dal momento che da anni la scuderia inglese è la favorita, con il cavallino di Maranello fuori dai giochi, la vittoria sembra scontata anche quest'anno, Hamilton ha già il titolo in tasca. Miracolosamente però ai test di Barcellona la Ferrari si dimostra mostruosa e all'avanguardia con un motore potentissimo dalla potenza assurda che sfiora quella dei 1000 cavalli massimi consentiti dal regolamento.

Già, quasi 1000 cavalli. O forse di più? La Ferrari, infatti, sfruttando un particolare olio usato durante le gare e la presenza di un cavillo che non diceva nulla a riguardo riesce a superare la potenza limite consentita. La FIA, Federazione Internazionale dell'Automobile, però lo scopre e dichiara illegale il motore Ferrari proprio perché la vettura violava alcune norme. Secondo le regole, la Ferrari non avrebbe più potuto gareggiare per tutta la stagione ma gli interessi in campo sono troppi e le colpe non solo del cavallino. Alla fine si arriva ad un compromesso che rimarrà segreto per parecchio tempo: la macchina potrà correre in pista ma con una vettura totalmente nuova. Una macchina che però non c'è, ad un solo mese dalla ripresa delle gare. Non potendo nemmeno più fare le prove a Barcellona perché già fatte con il vecchio progetto, la Ferrari scende in pista per la prima volta durante le qualifiche per il Gran premio d'Austria. La vettura è un disastro: un motore che non va, l'aerodinamica pessima e un telaio pesante. Letteralmente uno schifo, una delle più brutte stagioni di sempre e sicuramente la peggiore degli ultimi anni, la Ferrari alla fine arriva sesta con circa 140 punti. E chi vince? Ma è ovvio, ancora Hamilton, che si porta a casa il suo settimo titolo.

Arriva così il 2021, un anno caratterizzato da pochissimi cambi nel regolamento rispetto alla stagione precedente che prevedono che si possano cambiare solo fino a 3 parti rispetto alla macchina dell'anno prima. Per la Mercedes non è assolutamente un problema e nemmeno per la Red Bull perché partivano da monoposto fenomenali. La Ferrari invece si trova a poter apporre solo poche modifiche ad una vettura disastrosa. Insomma, non un ottimo inizio. Per quanto possibile, però, il team fa un lavoro eccellente e nel 2021 la Ferrari riesce a recuperare posizioni su scuderie che si erano imposte l'anno prima come l'Aston Martin e la Renault, che nel frattempo ha cambiato nome e ora si chiama Alpine, arrivando a competere con la terza classificata dell'anno precedente: la McLaren. Red Bull e Mercedes rimangono tuttavia irraggiungibili, quindi sarà una lotta per il terzo posto. La Ferrari compie allora una scelta molto insolita: decide di investire poco nella vettura di quell'anno, la SF-21, e di riservare buona parte dei fondi per quella del 2022, anno nel quale inizierà l'era delle macchine a effetto suolo. Nonostante ciò, la Ferrari conquista ben 5 podi non riuscendo tuttavia a vincere nemmeno una gara a differenza della McLaren che si aggiudica il gran premio di Monza battendoci in casa. La stagione si conclude con la Ferrari terza nel campionato costruttori dietro a Mercedes e Red Bull con oltre il doppio dei punti rispetto alla disastrosa stagione precedente, risollevando il morale di team e tifosi. E Hamilton? Vince? No, non stavolta. Nel 2021 infatti tocca a Max Verstappen, pilota di punta della Red Bull Racing, aggiudicarsi il titolo di campione mondiale ponendo fine al predominio di Hamilton dopo una stagione combattutissima fino all'ultima gara. Come già anticipato, nel 2022 c'è un enorme stravolgimento del regolamento, volto a aumentare il numero di sorpassi in gara e di conseguenza l'intrattenimento per il pubblico. Le case automobilistiche sono così costrette a ripensare il loro concetto di automobile e progettare un'auto nuova da zero. Per la Ferrari è una manna dal cielo! Non dovendo più partire dalla vettura precedente e forte dei fondi messi da parte l'anno prima può così portare avanti il progetto più ambizioso di sempre: la stratosferica F1-75. Inizia così la stagione 2022. Per il cavallino è un successo immediato, 1-2 in Bahrain, 2-3 in Arabia Saudita e la recente vittoria in Australia. Davanti Charles Leclerc e dietro Carlos Sainz, secondo pilota della Ferrari subentrato a Vettel l'anno prima. Rivale della Ferrari sembra essere la Red Bull di Verstappen e Perez mentre, almeno nelle prime due gare, la Mercedes di Hamilton e Russel è passata abbastanza sottotono. Lo scontro Red Bull-Ferrari però non è per nulla dall'esito scontato. Le due macchine infatti danno entrambe ottime prestazioni anche se hanno caratteristiche molto diverse le une dalle altre, quasi opposte: la Ferrari primeggia nelle curve corte mentre la RB-18 della Red Bull nel rettilineo.

Si può finalmente dire che la Ferrari è tornata quella di una volta, una vettura di alto livello e in grado di gareggiare per il titolo mondiale e comunque vada il lavoro fatto è stato incredibile, un momento che sarebbe dovuto arrivare già nel 2020 ma che a causa di sfortunati eventi è stato rinviato di 3 stagioni, o così si spera. Riusciranno Charles, Carlos, Binotto e il team a portare la Ferrari alle sue vecchie glorie?

Di Alessandro Malusardi e Francesco Ravera

82 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Sport e giovani

Nel momento in cui si iniziano le scuole superiori si entra, senza accorgersene, all’interno di un nuovo e complesso mondo. I “grandi” iniziano ad avere aspettative e alla pressione causata dalla nu

bottom of page